Il 4 di gennaio 2010, dopo 42 giorni, i detenuti islamici hanno concluso la loro azione di protesta.
Si è impegnato il “responsabile della detenzione”, cioè chi segue l’andamento dei reparti nel carcere di Oukasha, superpopolato da circa 8.000 detenuti.
I detenuti stanchi e dimagriti, preoccupati per lo stato di salute di alcuni di loro si sono sforzati di trovare un accordo. Hanno ottenuto l’apertura delle celle chiuse, la promessa di restituzione di buona parte degli oggetti confiscati, mentre in una sede diversa si discutono le altre richieste. Da parte loro un segno di serietà che si spera favorisca le ulteriori trattative.
Eppure non sono tranquilla, ho sentito Kassim. « Per me non cambia niente » ha detto. Non ho chiesto, so cosa vuol dire.
L’ingiustizia continua, conta i giorni che mancano per uscire di lì e per un innocente sono ancora troppi. Come quelli passati. Ce la farà a vederne la fine nel settembre 2012?
Non lo so, voglio solo aiutarlo, perché ben altro costruiva mio marito nella vita!
Di fronte a tutto quello che ha passato non si può stare immobili ad aspettare che finisca. Di quello che ancora gli tocca non si può tacere …
Continuo con le mie forze, la vita di Abou Elkassim Britel non deve finire a Oukasha!
Kassim ed io ringraziamo quanti ci hanno mostrato solidarietà in questi giorni.
Non possiamo, invece dimenticare l’indifferenza dello Stato italiano al nostro dramma e la sua partecipazione attiva nel provocarlo, così come la pavidità e la leggerezza della maggior parte dei politici.
« Infine, ricordiamo che le inumane condizioni delle carceri non ci fanno dimenticare che non esiste giustificazione per la nostra detenzione, ma che essa deriva da ordini segreti, al di fuori della legge. Né dimentichiamo che le pene che noi subiamo non provengono da processi equi, ma da processi senza alcuna qualità di giustizia, imbastiti su parole strappate sotto tortura. », così gli stessi detenuti nel Rapporto generale sulle carceri marocchine del 6 dicembre ( vedi qui ).
Per Abou Elkassim Britel c’è stato anche molto altro… vedi Giustiziaperkassim
Salam alaykum, le nostre preghiere sono con voi.
Ualeikum salam waRahma
che il Misericordioso swt vi ricompensi, amin
grazie per il tuo messaggio, sorella!
Alhamdulillah!
Un abbraccio;
k;