Una testimonianza diretta da Casablanca, che racconta anche delle associazioni marocchine An-Nassir e AMDH e del loro impegno per la giustizia e i diritti.
L’articolo è di Jacopo Granci e ci mancano le parole per ringraziarlo del lavoro di informazione che sta facendo con il suo blog, i suoi scritti e le numerose traduzioni dai giornali marocchini.
CASABLANCA (30 dicembre 2009). Nuvole grigie, cariche di pioggia si addensano nel cielo sopra il carcere di Oukacha, a Casablanca. Si è concluso da poco il sit-in organizzato dall’associazione Ennassir in solidarietà con i detenuti islamici in sciopero della fame all’interno della prigione. In ventinove stanno portando avanti la protesta da 37 giorni, per opporsi ai trattamenti subiti all’interno del carcere e al progressivo peggioramento delle loro condizioni di detenzione. Tra loro c’è Kassim Britel … leggi tutto >>>
fonte: (r)umori dal Mediterraneo
Assalamu ‘alaykum warahmatullahi Ta’ala waBarakatuHu,
sorella carissima,
ho letto il post di Khadi Sakina su An-Nisa e sono passata a lasciare un commentino inshaAllah… sai, in verita’ penso che fratelli e sorelle non commentino tanto perche’… e’ una vergogna per la nostra Ummah che ci siano fratelli e sorelle in condizioni simili, immersi nel silenzio degli altri… astaghfirullah, noi dovremo rispondere dinanzi ad Allah della nostra vigliaccheria…
waHasbunaAllah waNi’ma-l-wakil…
se puoi trasmettere al caro fratello l’abbraccio dei bambinoni, jazakillahu khayran, siete sempre nei nostri du’a, jazakumullahu khayran fi-l-Jannah,
wasalam Aisha
Forza Kassim!!!
Daniele Dellerba.
Ualeikum salam warahmatullahi Ta’ala waBarakatuHu
benvenuta ‘Aisha!
grazie per il commento e i saluti.
Tutti i commenti sono graditi. Non si tratta di una questione religiosa, ma di diritti umani negati, di ingiustizie protratte nel tempo, e questo dovrebbe riguardare ogni essere umano… e sopratttutto non dovrebbe più succedere, invece…
Poi, certo l’assenza della comunità spiace e molto!
Benvenuto Daniele!
grazie per l’incoraggiamento.
Dobbiamo insistere, essere determinati per il nostro diritto e nell’esigere giustizia.
Grazie a te e a tutti quelli che ci sostengono. Spero che diffondano ai loro contatti, stante il silenzio che circonda il caso Britel
khadija
assalam alikum sister subbhanallah che ingiustizia!!! mando i miei saluti al fratello !!! che Allah allevi i tormenti di tutti i nostri fratelli vittime di queste ingiustizie !!!wa salam