Kassim Britel : Il silenzio che uccide

Jacopo Granci scrive una lettera aperta che ben esplicita anche il nostro sentire.
Con sensibilità e partecipazione racconta dell’ingiustizia che ha colpito Kassim e del silenzio che tanto ci preoccupa. E di cui ho parlato anche con Silvia Giacomini a Radio Popolare il 28 dicembre. L’intervista (6′ 38″) si può ascoltare qui

L’ingiustizia che patisce Kassim Britel non è un fatto isolato. In Marocco vige un regime duro, contrabbandato in Europa come una democrazia in cammino. Alle parole seguono purtroppo fatti assai diversi. La realtà è che il partner “a statuto avanzato” dell’Unione Europea è un gendarme che utilizza intimidazione e tortura. Così ho raccolto una serie di informazioni recenti che possono dare il senso della mancanza di diritti, degli abusi quotidiani, di violazioni che si ripetono uguali ed impunite da anni, di un governo inetto, vedi: Marocco un paese sconosciuto.

Il silenzio che uccide dal blog (r)umori dal Mediterraneo
CASABLANCA – L’ingiustizia provoca sofferenza. Ma la sofferenza diventa ancora più grande, e perfino insopportabile, se l’ingiustizia è accompagnata dal silenzio e dall’indifferenza. A questo proposito, vorrei rivolgere una domanda ai miei concittadini e vorrei chiedere loro scusa in anticipo se, nel farlo, disturberò quel clima di “letizia” che, come d’incanto, sembra calare dal cielo durante questo “gioioso” periodo di feste. Quanti di voi hanno mai sentito parlare di Abu Elkassim Britel? Quanti di voi conoscono la storia di questo quarantenne di origine marocchina, divenuto cittadino italiano e poi abbandonato, o peggio scaricato, dallo Stato che lo aveva accolto? Pochi, immagino, e del resto anche io la ignoravo prima del mio arrivo in Marocco, circa tre mesi fa. …    leggi tutto >>>

Oltre al mio sito Giustizia per Kassim, segnalo che Meri ha costituito Libertà per Kassim – Kassim Free! un gruppo di sostegno su Facebook, a questo indirizzo  http://www.facebook.com/group.php?gid=166013790624

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Una risposta a Kassim Britel : Il silenzio che uccide

  1. anonimo ha detto:

    Sarebbe bello che cercassero i veri terroristi invece di tenere in carcere la gente secondo logiche controproducenti… Perchè il caso Kassim è una dei migliori regali che si poteva fare ai terroristi ed alla loro propaganda!!!
    Daniele Dellerba.

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