Ancora violenza contro Kassim Britel

Venerdì 8 o sabato 9 ottobre, alle sei del mattino, Abou Elkassim Britel subisce un trasferimento coatto dal carcere di Oukasha al carcere centrale di Kenitra. Privato dei suoi abiti, dell’orologio e di tutti gli effetti personali, Kassim viene fatto salire su una vettura con gli occhi bendati e, arrivato a Kenitra, buttato giù dal mezzo e duramente malmenato con calci e manganelli.

Già malato e provato dagli anni di prigionia e tortura, viene chiuso in cella senza vestiti, senza cibo, senza letto e senza coperte, con i lividi e le ferite ancora doloranti. Ha fame, è stato derubato anche delle sue provviste di cibo.

Domenica sera la moglie, non avendo più notizie di lui da giovedì, lancia l’allarme.

Oggi, lunedì 11 ottobre, una delle sue sorelle riesce a fargli visita e ad incontrarlo. Kassim, in lacrime, racconta e chiede di esser visitato al più presto dall’Ambasciatore o dal Console.

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12 risposte a Ancora violenza contro Kassim Britel

  1. khadijabritel ha detto:

    Dal Consolato di Rabat mi scrivono che il Console è intenzionato a visitare mio marito Kassim domani.L'umiliazione continua. Kassim al momento è privo di tutto.Soffro e sono molto preoccupata, tutti i miei sforzi per assicurargli almeno il necessario sono inutili di fronte a questi metodi.Le modalità dell'improvviso trasferimento a Kenitra dimostrano come siano giustificati i timori per la vita di Abou Elkassim Britel.Inoltre, nessuno è stato informato, né la sua famiglia in Marocco, né le autorità diplomatiche italiane, né io.Se non avessi cercato sue notizie saremmo ancora all'oscuro di tutto.Il silenzio sul suo caso, la scarsa attenzione dell'Italia per questo suo cittadino fanno sentire al sicuro i suoi torturatori, quelli delle detenzioni in segreto, dell'extraordinary rendition e quelli di oggi.Grazie a chi vorrà sostenerci nella nostro continuo chiedere giustizia.Grazie a chi ci aiuta a diffondere le notizie sul caso Britel, come oggi ha fatto Radio Popolare.

  2. anonimo ha detto:

    ciao kahdija…senza parole.. giro   e di corsa , tiene duro.. non sei sola.. un abbraccio ps. hai fb? si si mandami tuo acount, giro anche li.. difonde alla grandeviolet

  3. khadijabritel ha detto:

    grazie violet,non sono su FB,vedi qui a fianco, ci sono i links ai due gruppi per kassim su FB,anzi eccoli qui:http://www.facebook.com/group.php?v=wall&gid=238625336465http://www.facebook.com/group.php?gid=166013790624salam

  4. anonimo ha detto:

    Cara Khadija,non ho parole, senza dimenticare il comportamento indecente del governo italiano per il quale continuano ad esserci cittadini “italiani” di serie A e cittadini “italiani” di serie Z.Faccio girare le notizie.Un abbraccio,Vittorio Agnoletto

  5. AFNAN ha detto:

    subhanallah sorella, i miei occhi piangono ed il mio cuore è spaccato in due, davvero, per lui ma anche per te….mi spiace….tanti du'a e che Dio l'Altissimo vi aiutiSiamo in tanti ad esservi vicini inshallahUn abbraccioma3salamAfnan

  6. anonimo ha detto:

    si ma il parlamento dov'è . l'opposizione dov'è . grazie vittorio che ci sei almeno tu ma fai anche tu di più.che vergogna.il 29 sciopero genrale dei migranti e dei lavoratori italiani venite in piazza a A milano raccontare questa storia che tuti devono sapere .Graziemax rispetto  solidarietà e vicinanza alla famigliacub / informazione teatro alla scala

  7. khadijabritel ha detto:

    Grazie per la solidarietà.Non ho parole e mi scuso.E' duro star qui, andare a lavorare, sedermi a tavola, stare in una casa calda, vivere come se nulla fosse, mentre dentro temo che stiano facendo altro male a Kassim e agli altri che sono stati deportati a Kenitra.Sull'accaduto segnalo questo articolo della ong AL-KARAMA:Prisons marocaines : L’escalade de la répressionParlatene, scrivetene sui vostri blog, è un modo per aiutarci, grazie!

  8. anonimo ha detto:

    assalam alaykum wa rahmatullah wa barakatuhucari fratelli e sorelleil caso del fratello AbulQasim è ormai noto ai più di noi. Ebbene, vi chiedo di farlo innanzitutto presente a quanti non lo conoscono,affinchè spendano un du'a anche per questo fratello (che tra l'altro, è anche un cittadino italiano, benchè il governo dei kuffar non se ne occupi affatto…). Chiediamo ad Allah che liberi AbulQasim, ma non solo lui, perchè quanti come lui sono prigionieri per aver semplicemente detto "non c'è altro dio al di fuori di Allah" ?come dice Allah Altissimo nella suratu l Buruj:"wa ma naqamu minhum illa an yu°minu billahi al 'aziz al hamid"…anche i compagni dei fossati furono torturati per questo…che Allah accetti anche i fratelli torturati oggi, per causa della loro fede in Allah Uno e Unico,nel novero dei Suoi testimoni.Amin.E chiediamo che Allah li soccorra in questa vita, se per loro non ha stabilito il martirio, ed Egli sa e noi non sappiamo, e chiediamo ad Allah che svergogni i kuffar e i munafiqun (che si trovano tra coloro che dicono:"abbiamo creduto",siamo musulmani)… che Allah gli faccia fare la fine dei Bani Israil al tempo di Musa (su di lui la pace) quando Allah li colpì con l'umliazione e la miseria (adh-dhillatu wa al maskanatu).Amin. Allahumma a'izza al Islam wa al muslimin, wa adhilla ash-shirk wa almushrikin. Amin.Fratelli e sorelle, il Profeta (pace e benedizione su di lui) ci ha informati del potere del du'a dopo il tahajjud nell'ultimo terzo della notte: vi chiedo, come gia in altra sede ai lettori del sito della ottima Aisha, di fare una preghiera supererogatoria prima del witr seguita da un du'a per AbulQasim e gli altri fratelli,dei quali forse non conosciamo il nome ma sappiamo che sono lì, prigionieri, insieme ad AbulQasim,e che Allah li riporti alle famiglie, e faccia strage dei munafiqin che li detengono e li torturano, che Allah ce li metta sotto i piedi in questa e nell'altra vita. Aminassalam alaykum wa rahmatullah wa barakatuhuyusuf(amin anche da parte di Muhammad Nur al Haqq)

  9. khadijabritel ha detto:

    Ualeikum salam waRahmatullahi waBarakatuHu,
    grazie per esser passato di qui.
    Un'invocazione sincera ad Allàh swt per i fratelli vittime di ingustizia è certo un ottimo aiuto e che l'Altissimo ve ne renda merito, amin.

    Devo dirti che ho pubblicato il tuo intervento con molti dubbi, trovo certi toni assolutamente fuori luogo.
    Nessuno di noi è immune dall'errore.
    Al sommamente Misericordioso, gloria a Lui,  e solo a Lui, spetta il giudizio. Sappiamo che è il Giusto, quindi affidiamoci a Lui evitando di giudicare i nostri fratelli nell'Islam, non ne abbiamo il diritto. Solo il nostro Creatore conosce i cuori.

    Ho letto anche l'intervento sul blog della sorella e se è giusto chiederGli il soccorso, noto che usi termini ancora più forti, direi provocatori, a che scopo?

    Sappi, fratello, che noi abbiamo ricevuto aiuto da tante persone che musulmane non sono. L'abbiamo ricevuto come esseri umani, che siamo anche questo.
    Kassim mi ha sempre chiesto, e l'ho fatto pubblicamente tante volte, di ringraziare chi ci ha teso una mano, perché ha capito l'ingiustizia che viviamo. Non dimenticheremo.

    Abbiamo superato questi lunghi anni di sofferenza anche tenendoci il cuore pulito.
    Abbiamo lasciato alla Sua clemenza le delusioni, gli abbandoni, i tradimenti, ci siamo sforzati di accettare tutto come parte della prova. Lode ad Allah swt che ci ha dato l'Islam.
    A Lui chiediamo il perdono e di guidarci, noi e i nostri fratelli, nel bene, e di guidare all'Islam chi incontriamo nel nostro cammino, amin
    khadija

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